Ecco alcuni articoli che ci fanno vedere cosa fanno i dottor clown:
Sorrisi in corsia, non solo dei malati:
ecco come lavorano i "dottor clown"
di Paola Gonzo
BASSANO - Ospedale e risate. Un binomio che solo Dottor Clown può realizzare: per tre pomeriggi a settimana, mercoledì, sabato e domenica dalle 16 alle 18, i reparti dipediatria e geriatria del san Bassiano si illuminano di nuova luce grazie all'attività dei volontari dell'associazione Aquerò. Veronica Wipflinger, in arte Dottoressa Alleluia, è l'entusiasta responsabile bassanese (con sangue austriaco nelle vene) del gruppo di volontari.Da "IL GAZZETTINO.it
Cinema, biblioteche e clownterapia nei reparti: la proposta del M5s per ospedali più “umanizzati”
Rendere permanenti all’interno degli ospedali della nostra regione opportunità di svago e intrattenimento a scopi terapeutici per i pazienti. È questa la proposta di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, contenuta sia in una risoluzione che in una interrogazione indirizzate alla Giunta e nelle quali si chiede di favorire la nascita dei cosiddetti “ospedali umanizzati”: strutture nella quali sia possibile per i pazienti ricoverati, soprattutto quelli dei reparti di lunga degenza, di poter usufruire anche di opportunità di cure terapeutiche non tradizionali come la musicoterapia o la clownterapia e non solo.
“In questo modo si potrebbe contribuire a migliorare l’umanizzazione delle cure, trattando i pazienti non solo come malati ma come persone che potrebbero continuare a coltivare le proprie passioni come il cinema, il teatro o la musica anche durante la degenza – conclude Raffaella Sensoli – La Regione prenda in considerazione la nostra proposta”.
Da "IL NUOVO GIORNALE".
Sorridi in Ospedale: 15 anni in corsia, clownterapia e ludoterapia
“Sorridi in Ospedale” è un progetto che nasce con l’intento di rispettare il diritto dei bambini e delle bambine ospedalizzati al miglior trattamento e alle migliori cure possibili, per garantire il loro fondamentale diritto al gioco, come riconosciuto dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.Il progetto ha ricadute positive sulle famiglie e su tutto il contesto ospedaliero, coinvolgendo l’intero personale medico, infermieristico e di servizio, con l’obiettivo di creare una vera e propria comunità all’interno del reparto. In particolare, la clownterapia determina cambiamenti positivi anche sotto l'aspetto clinico.
Da "Il messaggero.it"