Ho deciso di intervistare una ragazza, Rosalia di vent'anni che opera come volontaria nell'ospedale di Vicenza.
Io: Ciao Rosalia, ci racconti come ti sei avvicinata a questo "mondo"?
Rosalia: Qualche anno fa, un mio cugino era ricoverato in questo ospedale e mentre gli stavo facendo visita, sono entrati questi dottori vestiti con camice bianco, calze lunghe e colorate e pantofole divertenti. Erano truccati e con un gran naso rosso. Io non li avevo mai visti ma mio cugino e gli atri tre bambini in camera con lui sono saltati letteralmente a sedere a li hanno festeggiati a gran voce. Questi operatori sono rimasti per circa mezzora nella nostra stanza. Hanno fatto nelle magie, facevano finta di cadere e i pazienti si sono divertiti un sacco. Quando sono usciti, mio cugino mi ha raccontato che vanno a trovarli due o tre sere alla settimana e la volta precedente gli hanno raccontato una storia. Non avevo mai visto mio cugino cosi felice e ho deciso di informarmi meglio su questi dottori.
Io: Quando sei diventata una dottoressa clown e qual'è il tuo nome d' arte?
Lei: Il mio nome è dottoressa Margherita perchè ho sempre un gran fiore tra i capelli. Lo sono diventata un anno fa, dopo aver superato un corso dove ti insegnano a fare dei trucchi di magia per intrattenere i bambini.
Io: Hai avuto delle soddisfazioni da quando hai iniziato?
Lei: Certo,ogni sorriso è una soddisfazione per me. I bambini si divertono e per un momento non pensano più alla malattia. Possono rilassarsi, ridere, essere bambini normali. Non dico che è sempre tutto facile, ci sono stati dei momenti difficili ma li abbiamo superati con un gran sorriso.
Io: Grazie Rosalia della tua disponibilità
Lei: Prego, sono contenta di quello che faccio e spero di continuare a portare gioia ancora per molto. E con questo colgo l'occasione di invitare anche altre persone a fare come me!